Storia del modellismo

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Fiume_silente
view post Posted on 30/7/2009, 13:49




STORIA DEL MODELLISMO



Sin dalla notte dei tempi si è sempre sentita la necessità di fare modelli. Sommarie riproduzioni di figure risalenti all'etá della pietra si possono vedere nelle collezioni archeologiche. Modelli di navi o di carri fatti dagli antichi egizi o romani sono pezzi comuni nei musei. Per venire piú vicino ai nostri tempi, squisiti modelli di navi a vela fatti in osso dai prigionieri delle guerre napoleoniche sono ora costosissimi pezzi da collezione, mentre i modelli di soldati della età vittoriana, fatti in qualsiasi metallo dall'argento allo stagno, sono pezzi d'antiquariato.

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Nella maggior parte dei casi la differenza tra un «giocattolo » e un « modello » diventa accademica. L'auto di latta sarebbe probabilmente considerata un giocattolo se fosse di un tipo indefinito. Ma le Citroén di latta prodotte come giocattoli prima della guerra raggiungono ora prezzi astronomici come modelli perché sono in realtà riproduzioni fedeli delle Citroén degli anni Trenta. Attualmente giocattoli e modelli sono diventati virtualmente la stessa cosa.

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Certamente, modelli propriamente detti, sotto forma di scatola di montaggio o meno, sono caratteristici di questo secolo. Rudimentali scatole di montaggio di locomotive erano in commercio nel primo Novecento anche se treni giocattolo apparvero quasi insieme a quelli veri. Similmente, modelli di aerei furono fabbricati sin dal primo volo dei fratelli Wright (infatti volò prima la riproduzione in scala ), mentre kits erano disponibili negli anni Venti. La maggior parte di questi erano riproduzioni di macchine vere, quali il Sopwith Camel della Prima guerra mondiale

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La Seconda guerra mondiale portò a una stasi nell'attività della Frog e nello sviluppo di altri kits in plastica (che, come si è già capito, portarono alla scomparsa degli "Skybirds"). 1 kits in balsa e - logicamente la diffusione dei modelli di aerei in generale - ebbero un forte sviluppo in tempo di guerra e molti componenti della presente generazione di esperti modellisti fecero le loro prime esperienze con i kits in balsa. Questi continuarono ad essere prodotti fino all'inizio degli anni Cinquanta, ma questo periodo vide, l'apparizione dei kits in plastica come li intendiamo oggi, da parte delle ditte Airfix (per prima nel 1953), "Revell", Lindberg ed altre famose. Stavolta i produttori di modelli si erano aggiornati e il tipo di plastica usato per la nuova generazione di scatole di montaggio era il polistirene. Questo è tuttora il materiale usato per la maggior parte dei kits, anche se sono a volte usate imaterie plastiche a base di polietilene e di ABS. Questo conclude in pratica la storia; c'è da dire che i produttori, fortunatamente per i modellisti attuali, hanno diversificato la loro produzione e oggi si hanno automobili, treni, soldatini, navi e molte altre cose che erano tradizionalmente fatte di metallo o legno.
Oggi il campo dei modelli in plastica è praticamente illimitato. Potete comprare scatole di montaggio riproducenti le prime macchine volanti oppure un modulo lunare. Potete comprare una trireme romana o un sottomarino atomico. Oppure una testa completa in ogni particolare, anche quelli meno attraenti, o un fucile Winchester, la locomotiva di Stephenson, un motore alternativo completamente mobile o Napoleone o quasi tutto ciò che si presta per essere riprodotto.

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Fonte: modellismogpm.splinder.com
 
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