Dal dottor Sigmund Freud, Docente di neuropatologia Università di Vienna

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Fiume_silente
view post Posted on 21/7/2009, 18:51




DALL'ENCICLOPEDIA FREUD OPERE


BORINGHIERI, IN 12 VOLUMI



Relazione sui miei viaggi di studio a Parigi e a Berlino compiuti grazie a una borsa concessami dal Fondo per il giubileo dell'Università
(ottobre 1885 - fine marzo 1886)




Al chiarissimo Collegio dei professori
della facoltà di medicina di Vienna



Nel presentare la richiesta di una borsa di studio per l'anno 1885-86, avevo espresso l'intenzione di recarmi a Parigi presso l'Ospedale della Salpetrière, per proseguirvi i miei studi di neuropatologia. Parecchi motivi mi avevano indotto a quella scelta: in primo luogo la certezza che alla Salpetrière avrei trovato raccolto un vasto materiale clinico che a Vienna è sparso quà e là e quindi difficilmente accessibile; inoltre la grande fama di Jean-Martin Charcot, che lavora e insegna da ormai diciassette anni nel suo ospedale; e infine ero costretto a dirmi che presso una scuola superiore tedesca non potevo aspettarmi di apprendere alcunchè di veramente nuovo, dopo aver ricevuto, direttamente o indirettamente, gli insegnamenti dei professori Theodor Meynert e Hermann Nothnagel a Vienna.
Mi sembrava invece che la scuola francese di neuropatologia offrisse qualcosa di insolito e di caratteristico nel suo metodo di lavoro, e al tempo stesso si avventurasse in nuovi campi della neuropatologia non ancora affrontati in modo simile dagli studiosi tedeschi e austriaci. A causa degli scarsi contatti personali fra i medici francesi e tedeschi, le scoperte, in parte sorprendenti (ipnotismo), in parte assai importanti dal punto di vista pratico (isteria), della scuola francese avevano incontrato nel nostro paese più scetticismo che fiducia e riconoscimento, e gli studiosi francesi, primo fra tutti Charcot, dovettero spesso sentirsi accusare di mancanza di senso critico, o per lo meno di una certa predilezione per lo studio di fenomeni strani e rari da loro poi drammaticamente elaborati...continua

Edited by Fiume_silente - 2/8/2009, 12:23
 
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Fiume_silente
view post Posted on 2/8/2009, 11:20




Quando dunque lo stimatissimo Collegio dei professori mi ha onorato con il conferimento della borsa di studio, io colsi ben volentieri l'occasione di formarmi un giudizio dei fatti summenzionati, fondato sull'esperienza diretta, rallegrandomi al tempo stesso di poter seguire il consiglio del mio venerato docente, il professor von Brucke.
Durante una mia vacanza ad Amburgo, grazie all'amichevole accoglienza del dottor Eisenlohr, noto esponente della neuropatologia in quella città, potei visitare un notevole numero di pazienti affetti da malattie nervose nell'Ospedale generale e nell'Ospedale Heine, e potei anche accedere al manicomio di Klein-Friedrichsberg. Ma il viaggio di studio cui mi riferisco nella presente relazione ebbe inizio col mio arrivo a parigi, nella prima metà di ottobre, al principio dell'anno accademico.
La Salpetriere, dove mi recai subito, è un vasto insieme di edifici che per le sue casette a un piano disposte a quadrilatero, per i suoi cortili e i suoi giardini, ricorda molto l'Ospedale generale di Vienna: nel corso del tempo è stata adibita a vari usi diversi (come la nostra Gewehrfabrik), per divenire infine (nel1813) un ospizio per donne anziane ("Hospice puor la vieillesse(femmes)") che può ospitare più di cinquemila persone. Era naturale che le malattie nervose croniche fossero particolarmente presentate in questo materiale patologico, e anche precedenti primari dell'ospizio, come ad esempio Briquet, avevano iniziato a studiare i loro casi dal punto di vista scientifico, ma l'usanza in vigore presso i primari francesi di cambiare spesso sede ospedaliera e quindi anche la specialità medica oggetto del loro studio, finchè non giungono,, nella loro carriera, al grande Ospedale clinico dell'Hotel-Dieu, aveva sempre impedito un lavoro sistematico e prolungato. J.M. Charcot, che nel 1856 era stato interno (aiuto medico) alla Selpetriere, riconobbe la necessità di fare delle malattie nervose croniche l'oggetto di uno studio ininterrotto ed esclusivo, e si ripropose di ritornare come primario alla Salpetriere e non abbandonalo mai. Quell'uomo modesto considera suo unico merito il fatto di aver attuato tale proposito. Indotto dal suo materiale clinico a studiare le malattie nervose croniche e i loro fondamenti anatomo-patologici, egli per circa dodici anni tenne lezioni cliniche libere senza avere un incarico ufficiale, finchè nel 1881 si istituì finalmente una cattedra di neuropatologia alla Salpetriere, affidandola a lui... continua
 
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